Veritas

RECENSIONE A CURA DI DAMIANO MUZIO

Thunderchild”, è probabilmente lo pseudonimo più adatto ad un batterista metal. Ai cultori metal più esperti, o semplicemente piu anzianotti come me, questo alias rimanda ad una band degli anni 80, di cui il batterista di cui parliamo, fu fondatore, insieme al chitarrista che si faceva chiamare “Destroyer”. Si tratta di Mark Zonder, e insieme a Bill Tsamis, diedero vita ai Warlord, band Epic metal che ebbe un buon successo fino alla metà degli anni 80, con la Metal Blade Record, quella di Metal Massacre, le raccolte che hanno contribuito a rendere celebri vari gruppi, tra cui Armored Saint, Overkill, Metallica e Slayer. Nel 1988 Mark, lo troviamo nei Fates Warnings, band importante nella scena Power metal statunitense, sempre nell’entourage Metal Blade Records. Nel 2017 Mark Zonder incrocia la strada del chitarrista Greg Wenk, per registrare quattro brani col gruppo di Greg. Quattro anni prima, Greg Wenk aveva  iniziato a cercare membri per una band, avendo già il progetto “Veritas” e una ventina di canzoni; tramite audizioni, aveva ingaggiato Adam Hartley, batterista e Geno Alberico, bassista, il quale portò il cantante Denny Anthony. Al momento della registrazione del primo EP, Adam lascia la band e a questo punto è proprio Danny a suggerire il nome di Mark Zonder, con cui aveva già lavorato. La line-up è perfetta; mentre il lavoro volge al termine,  la band di Kansas City, inizia a inviare campioni: i pezzi sono un successo e sono diffusi da numerose web radio tra le quali Rocket Rage Radio (USA) e Mercury Radio (Grecia). Una volta pubblicato, “Veritas” riceve ottime recensioni, e spinge la band a concentrarsi sul  primo LP: “Thread of Fatality”. L’album esce il 28 agosto 2020 firmando un accordo con la “Amplified” per la distribuzione mondiale in formato fisico (CD) e digitale. 14 tracce che denotano una line-up ben assortita ed amalgamata; niente a che fare col Power Metal delle origini: una ventata di freschezza e originalità, senza ricorrere a complicate alchimie. Zonder dietro i tamburi è grande, la sua influenza compositiva e la sua tecnica caratterizzano il suono dei “Veritas”, dando al riffing in stile Bay Area, una ritmica originale, “giocata” sui Tom, talvolta funkeggiante e sincopata, con l’utilizzo del rullante senza cordiera. “Prelude to the Sacrament” il pezzo che apre il disco è un’opera d’arte, un vera e propria iniziazione all’ascolto. Bello ed equilibrato l’utilizzo della rullata di cassa come in “Morbid Stale”, in perfetta sinergia con le quattro corde di Geno Alberico, che sa come dosare sapientemente il compressore del suo ampli. Denny Anthony ha una bella voce, limpida e rauca nello stesso tempo, di notevole estensione; ben usata. Ciò che si apprezza è l’assenza di inutili dimostrazioni di estensione vocale con note in falsetto. Un cantato sobrio ed incisivo, mai sovrastante; lento e potente su riff di chitarra veloci, che strizzano l’occhio alla migliore tradizione trash made in USA, uno stile vocale con forti influenze attinte dalla NWOBHM. L’essenzialità spesso è un valore aggiunto e qui questo valore aggiunto è dato dall’assenza di tastiere: non c’è nulla da aggiungere al registrato. Un titolo balza agli occhi: “Fates Warning”: una citazione, un probabile omaggio alla vecchia band di Zonder, un pezzo all’altezza del disco, completamente diverso dalla produzione dei Fates. Non avendo notizie di una produzione in vinile, supporto che prediligo, sottolineo la comodità nel formato digitale, di poter saltare a piè pari l’ascolto di “Say Goodbye”. Le 14 tracce si attestano rigorosamente a poco più di 3 minuti ciascuna, ad eccezione di “Far Away” e “Masquerade”, che sforano i 4 minuti, per un totale di 45 minuti e 28 secondi di ascolto: “Threads of Fatality”, non sarebbe stato su un unico lato di una musicassetta, ma del resto, il disco è decisamente moderno. Le recensioni americane pongono i Veritas in confronto con gruppi come Queensryche e Dream Theater; io piuttosto li alzerei al rango dei migliori Diamond Head, che furono tutta un’altra storia. VOTO 8

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