Scream Collision

Recensione a cura di alessandro bettoni

La Grecia, ultimamente, è un calderone musicale ribollente con miriadi di band che spaziano in quasi tutti i generi del rock con proposte, nella maggior parte dei casi, qualitativamente interessanti e che abbracciano il genere a 360 gradi, andando a formare un movimento vivo ed estremamente variegato, dove tutti i fruitori del nostro amato genere hanno modo di sbizzarrirsi e trovare la proposta a loro più congeniale Proprio dalla terra del partenone provengono gli SCREAM COLLISION, giovane combo ateniese formatisi nel 2017 e composto da Giannis Pantelaios (Vocals); Johnie Chorianopoulos, (Guitars); Evgenios Diamantidis (Bass) Georgios Christodoulou (Keyboards); George Labrakos (Drums) che dopo un inizio come cover band di Hard rock, decidono di comporre una loro proposta musicale che porta la band, nel maggio 2019 a far uscire il loro primo singolo “Rolling a Dice”, (di cui possiamo trovare anche il video sulle varie piattaforme digitali). Forti di un accordo con l’etichetta WORMHOLE DEATH decidono di far uscire, nei primi mesi del 2021 il loro primo album che porta il nome di MEMORIES. Già il bellissimo art work di copertina trasmette sensazioni contrastanti, che poi, si vanno a ritrovare nello scorrere dei brani, in un’altalenante cammino tra melodie vocali e partiture strumentali che riescono a catturare l’attenzione, senza ma essere prolisse od auto celebrative. La proposta degli SCREAM COLLISION è abbastanza particolare: la loro formula consiste in un Hard progressive Rock molto solido ed articolato, traboccante di cambi di tempo ed arrangiamenti di non indifferente caratura, ammiccante verso la strutturazione di melodie magistrali intervallati da passaggi più aggressivi e pesanti (quasi esclusivamente nella impostazione ritmica). Rispetto al sound proposto in “ Rolling a Dice“ il combo greco dimostra di esser passato ad un livello decisamente più intricato nella stesura del songwriting, a discapito magari di quella favolosa inclinazione verso l’immediatezza ammiccante che faceva letteralmente scintille nel precedente singolo. Si aprono le danze con ‘Mess inside my head (Memories)’ brano che alterna parti melodiche ed orecchiabili, ad altre più energiche, in un alternarsi di atmosfere cariche di pathos e subito si definiscono quelli che saranno i tratti forti del brano, chitarre ora fini e leggere ma pronte a diventare aggressive e, che emergono soprattutto in assolo; linee di tastiera ad indicare la via alle melodie vocali, sezione ritmica compatta, pronta a dettare i tempi del brano “Nightmares“ è un grande up tempo che si snoda in toni più dark, dal lavoro ritmico importante, dove chitarra e tastiere si alternano a dettare i tempi e le parti corali, dall’inquietante nota oscura, trasudano disperazione. “The Last Straw“ passa da riff pesanti a note arabeggianti con grande disinvoltura, dal refrain accattivante e facilmente memorizzabile. La struttura del brano è invero piuttosto semplice, a tratti anche acerba, ma impreziosito dal duello tastiere-chitarre che mette in mostra la preparazione tecnica del gruppo ellenico In “Asylum” Ballad dai toni tristi, con parti lente molto intimistiche spezzate da break elettrici, dove la parte del leone la fa la voce del buon Giannis Pantelaios, con un’interpretazione magistrale per tecnica ed interpretazione, cori dai toni epici rendono la traccia affascinante nel suo continuo cambiare di umore, impreziosita ancor più dal solo chitarristico finale carico di feeling. La capacità degli SCREAM COLLISION di fondere elementi musicali anche diversissimi tra loro, trova il suo apice con “AWOL” dove elementi funkeggianti fanno da contraltare ad un riffing studiato e ruffiano lo rendono veramente frizzante e godibile. Prova stratosferica della sezione ritmica sempre varia e precisa oltre alla gran prova vocale, veramente sopra alle righe, riuscendo a racchiudere tutte le pecularietà del combo greco, composte da tecnica ed eleganza. Ci avviamo verso la fine con “Invincible“; dove autorevoli linee di tastiera, coadiuvato da un buon riffing chitarristico, indicano la via alle melodie; ritornelli orecchiabili che restano impressi fin dal primo passaggio. L’orecchiabilità è una prerogativa assoluta del brano eppure dà prova della virtù del giovane Giannis Pantelaios di azzeccare quasi tutte le melodie. Chiude l’album “Rigged Game” track dall’andamento più lineare, aperto da un riffing adulatorio supportato da suoni di tastiera sempre presenti ma mai invadenti, adornato da un drumming fantasioso e preciso, ha nel refrain anthemico, preparato a lungo e poi lasciato esplodere nelle controvoci, il suo punto di forza, riportandoci negli anni d’oro del metal di classe, dove grinta e classe andavano a braccetto. Pur non avendo le carte in regola per ergersi come capolavoro, “Memories” gode di una non indifferente qualità di idee e risulta essere, ascolto dopo ascolto, un’opera piacevole e molto intensa nei suoi passaggi. Se tra i vostri ascolti non c’è nulla che si avvicini già a queste sonorità in bilico tra l’hard rock elegante e sobrie strutturazioni progressive potrebbe apparire un po’ disomogeneo e confusionario. Ma obiettivamente, i sette brani qui presenti dimostrano concretamente che agli SCREAM COLLISION il buon gusto e le capacità tecniche non mancano. VOTO 8

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