
«A Roma sulla via Flaminia presso il ponte Milvio, san Valentino, martire.»
Il 14 Febbraio 273 d.C. moriva a 97 anni San Valentino martire vescovo di Terni, ufficialmente passato alla storia come il santo protettore degli innamorati. In epoca romana il 14 e 15 febbraio si festeggiavano i Lupercalia che erano rituali legati più alla fertilità che alla festa degli innamorati nello specifico, ma l’operato del Santo darà vita ad una vera e propria leggenda dove amore e morte sono destinate ad intrecciarsi, andando così a creare un folclore che rimane attuale nella festa degli innamorati che tutti conosciamo ancora oggi. La storia narra dell’amore tra Sabino, un legionario romano, e Serapia, una donna cristiana. I giovani innamorati erano intenzionati a suggellare la loro unione e si rivolsero San Valentino per celebrare le nozze. Tale gesto fece crescere a dismisura la popolarità pubblica di Valentino come il vecchio santo protettore dei giovani innamorati, ma l’imperatore Aureliano che mal tollerava la conversione dei suoi legionari, diede l’ordine di catturarlo. Il vecchio fu arrestato di nascosto, fu condotto in fretta fuori città per evitare che la popolazione lo difendesse, fu flagellato lungo la via Flaminia dove crollò stremato al 63° miglio. Nonostante le torture il santo si rifiutò categoricamente di annullare i matrimoni da lui celebrati, ribadendo la sacralità dell’amore “Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi-Matteo 19,3-6».
Dato il palese affronto all’ordine dell’imperatore, fu giustiziato per decapitazione.
Senza volerlo tale gesto ne ha reso ancor più epica la figura, rendendo il giorno della sua morte una ricorrenza per tutti coloro che ancora oggi credono nel romanticismo e nell’amore che vince sopra ogni cosa.
In molte regioni d’italia e perfino in Irlanda sono sorte chiese e basiliche dedicate al culto di Valentino Martire. A Terni c’è una chiesa a lui dedicata dove é esposto il corpo, mentre a Roma presso la basilica di Santa Maria in Cosmedin é possibile ammirare uno splendido ossario contenente il cranio.