Psilocybe Larvae

RECENSIONE A CURA DI ALESSANDRO BETTONI

Quando il mio caporedattore mi ha inviato la promo di questi Psilocybe Larvae , basandomi solo sul nome , il mio primo pensiero è stato quello di dover ascoltare e recensire un album di Rock psichedelico, visto che in molti parti del mondo i funghi appartenenti alla categoria PSYLOCYBE vengono usati per viaggi psichici avendo al suo interno sostanze allucinogene , ma dopo il primo ascolto del combo russo, il detto “l’abito (in questo caso il nome .) non fa il monaco “ risulta essere esatto. Mai la mia ignoranza a livello musicale è stata tanto palese visto che la band è attiva dal 1996 ed oltre ad aver partecipato a svariate compilation ha pubblicato ben quattro album precedenti: Stigmata (2000), Agony (2003), Non-Existence (2008) e The Labyrinth of Penumbra (2012) ed attraverso svariati cambi di formazione (assieme al fondatore Vitaly “Larv” Belobritsky – Voce e Chitarra , gli attuali compagni di viaggio sono : Alexey “Liga” Legotin” BassoAnton Veresov – chitarra e Alexander Yakovlev – Batteria) e ben nove anni di silenzio ( intervallati solo dall’uscita del singolo“The Fall Of Icarus” ) fanno uscire il loro ultimo album dal nome “Where Silence Dwells”. Pur non avendo le carte in regola per ergersi come capolavoro del genere “Where Silence Dwells” gode di una non indifferente qualità di idee e risulta essere, , un’opera piacevole e molto intensa in diversi passaggi proponendo una musica ricca di contenuti, ritmici, tecnici ed armonici. Riuscendo a creare atmosfere ansiose, grigie e ricche di pathos oscuro, per poi deflagrare in inserti estremi con aggresività e dinamismo , in sezioni dall’impatto malefico e mastoso, il costante equilibrio tra parti distorte ed acustiche, tra un cantato che passa , in diverse situazioni , tra il growl e ed un espressivo pulito , spiazzano piacevolmente l’ascoltatore , rendendo tutto il lavoro non facilmente digeribile , se non con svariati ascolti. “The Flame Of Dying Life” è la prima di dieci tracce dell’album dall’intro oscuro e dall’atmosfera gotica , dal tono cupo per poi mutare in un assalto dinamico aggressivo e coinvolgente. “Run to Nowhere “ ha una struttura simile ma con cambi atmosferici più marcati .”Ghost In The Room”, parte sparata per poi diventare un caleidoscopio sonoro,dai cambi atmosferici repentini e dal grande arrangiamento, mentre “Inner Darkness” mette in mostra anche la parter più Doom-oriented del combo russo. “Dead Dreams” è un death metal completo , con una parte centrale dalla grande atmosfera malefica , mentre “Sorvali cemetery “ propone un Doom-Death funereo ed oscuro , dove l’alternarsi di Growl e cantato pulito , oltre all’incedere lento e pesante mette apprensione sulll’ascoltatore . In “Silent Sphinx “atmosfere vagamente Space-Rock ,intervallano parti maligne ed aggressive ,mentre nella successiva “The Fallo f Icarus “ un intro arabeggiante ci conduce in un brano , dove parti dal gran gusto melodico intervallano sfuriate metalliche pesanti . In “Encouter with Nothingness” l’oscurità non è solo generata da fondali sintetici, ma c’è una certa qualità minacciosa in un bel po’ di riff, dove il Doom si sposa a meraviglia con atmosfere gotiche. Chiude questo lavoro la title track , “Where Silence Dwells” dalle atmosfere dilatate , dove accelerazioni Death spezzano un brano dal gran gusto melodico , rendendolo coinvolgente ed estremamente affascinante , in poche parole il giusto finale per l’album. Non è stato semplice seguire tutte le sfaccettature di questo lavoro, i Psilocybe Larvae , non sono un gruppo facile da ascoltare ,ma sono (almeno per il sottoscritto ) terribilmente intriganti che riescono a creare un suono che, sebbene debitore da mille ispirazioni ,è talmente interiorizzato da non poter essere additato a clone di un qualcosa, Se tra i vostri ascolti non c’è nulla che si avvicini già a queste sonorità in bilico tra l’heavy doom ,il death melodico , con forti strutture gotico progressive potrebbero colmare la vostra lacuna in modo ,oserei dire , esaustivo. VOTO 8.0

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