Michele Dr.Viossy Vioni

Recensione a cura di Damiano Muzio

Tracklist
01. Ekphrasis
02. The Beautiful Unrest Of The Soul
03. Prima Ballerina
04. All I Knead Iz U!!1!
05. Entertrain (feat. Giorgio “JT” Terenziani al basso)
06. Transcendence (feat. Paolo Caridi alla batteria)
07. Noble Reasons
08. One Hundred And One Odobenus Rosmarus
09. Mummies Euphoria
10. The Adventure So Far
Lineup
Michele “Viossy” Vioni: guitars, bass, synth, drums
Giorgio “JT” Terenziani: bass in ‘Entertrain’
Paolo Caridi: drums in ‘Transcendence’

“Adventure so Far” è l’esordio discografico solista di Viossy, alias Michele Vioni, polistrumentista, recording artist, produttore e youtuber. Chitarrista noto per le sue molte partecipazioni a vari progetti e per le sue esibizioni live con i Mr. Pig/Michele Luppi Band, tastierista dei Whitesnake, con Blaze Bailey (ex Iron Maiden). È il chitarrista Rock/Metal italiano più cliccato con oltre 130.000 iscritti. La sua versione per chitarra elettrica della ‘Sonata al Chiaro di Luna’ di Beethoven è diventata virale in poco tempo e ora conta 16 milioni di visualizzazioni. È autore del metodo “eXtreme Hard Rock Guitar”, edito da Carisch. Un curriculum di tutto rispetto quello del chitarrista reggiano, che in questo lavoro afferma di aver voluto mettere a nudo se stesso: una raccolta di idee personali, senza volersi confrontare con musicisti o produttori. Il disco, Prodotto dallo stesso Dr.Viossy e masterizzato dal già citato Michele Luppi, vede la partecipazione di Giorgio ’JT’ Terenziani, e di Paolo Caridi, unici due musicisti “esterni” al progetto: Terenziani al basso in “Entertrain” e Caridi, batteria in “Trascendente”. 10 brani interamente strumentali, dai quali emerge il background dell’artista e la sua esperienza nella musica classica. Un disco suonato con una tecnica magistrale; non per niente Michele è l’istruttore di chitarra online più ricercato della Oksana School of Music e i brani lo evidenziano in ogni nota, in ogni scala, in ogni accordo. L’incipit è affidato alle tastiere: Ekphrasis, un brano lento, dalla complessa ricerca melodica, forse un po’ lungo. Da “The Beautiful Unrest Of The Soul’ si cambia registro: una cascata di note che non lasciano respiro, e che da qui in poi caratterizzano tutti i brani dell’album. Bello il cameo di chitarra classica in Noble Resons che introduce un brano prog metal molto interessante e coinvolgente, abilmente amalgamato con la tastiera d’atmosfera, forse il brano che convince di più, assieme a “The Adventure So Far”, il pezzo che chiude l’album e ne dà il titolo.
Fare un album di dieci pezzi tutti strumentali, completamente da solo, se si fa eccezione delle due collaborazioni già citate, senza risultare monotono è molto difficile, questo lavoro ne è l’esempio: molta tecnica, a volte offusca il sentimento; questo album sembra un saggio, come se il musicista volesse dimostrare la sua capacità tecnica e musicale. Indubbia: abbiamo davanti un vero mostro delle sei corde, un fine conoscitore di musica classica e prog, discepolo di virtuosi dello strumento come Steve Vai e Joe Satriani (che io amo poco), ma proprio tutto non ci sta; a volte il troppo stroppia. Tanta tecnica, poco calore: così si potrebbe riassumere in due parole il lavoro di Dr Viossy; Una selezione delle cose da dire e avendole dette in maniera più semplice e diretta, avrebbe senz’altro giovato alla sua opera d’esordio. Un disco complicato, non di facile ascolto, discretamente lungo e complessivamente freddo; specie se non si è addetti ai lavori l’impatto non arriva. VOTO 6

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