RECENSIONE A CURA DI FABRIZIO PAVAN

I Disillusive Play sono un gruppo rock melodico greco con base ad Atene.
Si sono fatti le ossa suonando per anni dal vivo in numerosi club ma, pur essendo attivi da oltre dieci anni, il loro album di esordio “Open Arms” ha visto la luce solo nel 2018.
Già ad un primo ascolto, ciò che cattura immediatamente l’attenzione è la voce graffiante della brava Antigoni Kalamara che conquista già dal primo pezzo: “Alpha”: un brano in puro stile hard rock, caratterizzato da sonorità che richiamano gli anni ottanta.
La grinta della cantante risalta soprattutto nell’ottimo “In the Blink of a Life”, favorito da una sezione ritmica particolarmente coinvolgente. Eccellente il lavoro di Michael Mytilinis e Aris Dolianitis rispettivamente al basso e alla batteria.
Con la ballata hard rock, “Final Decision Made” (che segna il momento più lento dell’album) ed il pezzo successivo, “Ηer Lonely Mind” con influenze elettroniche, i Disillusive Play mettono in evidenza due volti ben distinti della band, dimostrando di essere all’altezza di creare atmosfere differenti mantenendo comunque una certa omogeneità.
Il brano più riuscito è senza dubbio “Watered Soil”. Il sound in questo caso, grazie al grande lavoro di chitarre di Dimitris Knikos e Fotis Trivizas, si avvicina più al metal che al rock. Il virtuosismo dei due chitarristi, qua particolarmente evidente, ci accompagna in realtà in tutte le tracce, segno che la band non ha puntato esclusivamente sulla voce femminile della leader.
L’album purtroppo non si chiude nel migliore dei modi, “Emotionless” infatti, pur avendo un sound heavy, risulta a tratti banale, si tratta senza dubbio del pezzo più sacrificabile dell’album.
Il punto debole dell’opera è certamente la scarsa originalità ma nel complesso si tratta di un buon punto di partenza per la band greca. L’album infatti è suonato in maniera egregia e riesce quasi sempre a convincere e a divertire nonostante la semplicità della materia prima ed uno stile non particolarmente innovativo.
Vedremo dove andranno a parare con il prossimo album, sperando non siano necessari i tempi biblici di attesa dell’esordio. VOTO 6.5