RECENSIONE A CURA DI Noctis

Apocalyptic Leaders è un progetto Black Metal, formato dal polistrumentista Kostas B. nel recente 2017 in Grecia. Nonostante la giovane età, negli ultimi due anni ha sfornato 5 single, 4 EP e 2 full-length, tra cui l’ultima sua fatica, intitolata “The Worst Punishment”. Quest’album, che conta 7 tracce che altalenano tra un secco Black Metal di vecchio stampo in stile Mayhem, tra Atmospheric Black Metal e Depressive Black Metal. Un’album che incuriosisce sin dai primi accordi, perchè l’ascolto risulta abbastanza piacevole e fluente per chi ama la maestuosità della Fiamma Nera del Metallo. La produzione gradevole, nonostante parliamo di un disco autoprodotto. Particolare la scelta di lanciare quest’album sul Tape, sembra un ritorno alle origini ed ai tempi d’oro di questo genere estremo ed lacerante. Interessante il songwriting, in quanto trasmettono parecchia atmosfera anche con l’aiuto di tastiere, di synth e di passaggi di voce cantata pulita. In quanto riguarda i testi, ritroviamo le tematiche abbastanza diffuse nel Black Metal, come la morte, il oltretomba ed i viaggi introspettivi nelle etenebre e paure personali. Bella la batteria, molto cadenzata e varieggata, così come bello anche il basso, molto profondo ma allo stesso modo molto incisivo, che aggiunge potenza e consistenza alle chitarre, che fanno un lavorone in ogni pezzo del cd, con accordi spesso dissontanti (specialmente con le quinte diminuite e con armonie in codominanza), molto ruvidi ed agressivi. Belle le sonorità create dalle tastiere e synth, poco invadenti, che rimangono sempre in secondo piano, in sottofondo ma danno il suo contributo utile nei vari interlude melodici. Lo scream forse manca leggermente di forza e di intensità, ma tutto ciò è normale in un proggetto giovane con ampie margini di miglioramento. Anche perchè i passaggi di canti puliti rendono questa mancanza meno percipibile, specialmente in brani come Poison Dust e nella title-track. Belli anche i pocchi assoli di chitarra, anche se corti ma abbastanza incisivi ed espressivi (come in Aoratos). Gli altri pezzi sono più “classici”, ovvero più Raw, però anche questi mai monotoni e mai banali, e ciò non è una caratteristica che si trova nei giovani progetti o band che fanno questo stile spietato. Sicuramente una band che potrebbe regallare altre sorprese piacevoli per il futuro, quindi sicuramente da ascoltarli e da seguirli. VOTO 7.5